Dott.ssa GIULIA RUFFINAZZI

Specialista in Pediatria

Home Chi sono Sede e orari Contatti Come iscriversi Servizi Privacy News Consigli medici

CHI SONO

Dott.ssa Giulia Ruffinazzi

Indice della sezione

Mi presento

Sono una pediatra e sono una mamma.

Mi sono laureata in Medicina e Chirurgia nel 2010 e specializzata in Pediatria nel 2017 a pieni voti. Da allora ho avuto alcuni incarichi provvisori di Pediatra di Libera Scelta nelle province di Pavia e di Lodi e ho sostituito molti Pediatri in queste zone; nel frattempo sono diventata mamma di due bimbi. Dal 22 agosto 2022 ho iniziato con molta gioia l’incarico da titolare di Pediatra di Libera Scelta a Vigevano.

Durante la Specialità lavorando in ospedale in diversi reparti, mi sono pian piano resa conto che non c’era un ramo che preferissi: ogni aspetto riguardante il bambino e la sua salute era per me molto interessante. Quello che però mi è sempre mancato in ambito ospedaliero, era potermi prendere cura del bambino globalmente e poterlo seguire nel tempo. In quegli anni di formazione ho avuto la possibilità di avere un’esperienza lavorativa in un ospedale africano in Zambia: questo mi ha fatto capire quanto per me sia importante riuscire a instaurare un rapporto basato sul dialogo e sulla comprensione non solo con il bambino, ma con tutta la famiglia, per riuscire a entrare in empatia e fornire un reale supporto anche a persone di culture molto diverse dalla mia. Un’altra esperienza molto significativa durante la specialità è stata la possibilità e la fortuna di frequentare per alcuni mesi l’ambulatorio di un Pediatra di Famiglia (Dott. Cravidi a Stradella, che ringrazierò per sempre per gli insegnamenti e la passione che mi ha trasmesso in questo lavoro); è stato in quell’occasione che ho capito che quello sarebbe stato il lavoro adatto a me: chi meglio di un Pediatra di Famiglia poteva seguire il bambino nella sua crescita e in ogni aspetto, oltreché diventare punto di riferimento per tutta la famiglia? In aggiunta ho sempre creduto nell’importanza della prevenzione e dell’educazione sanitaria: anche questo compito è svolto in larga misura dal Pediatra di Libera Scelta.

Dopo la specialità è nata la mia prima bimba e dopo due anni il suo fratellino. L’esperienza di mamma mi è stata molto utile nel mio lavoro; essere “dall’altra parte” e non solo dalla parte del medico, mi ha illuminato su molti aspetti sui quali non veniamo “addestrati” durante la specialità: ho scoperto che quando si diventa genitori ci si imbatte quotidianamente in piccoli grandi problemi di salute o di altro genere, ansie e preoccupazioni pressoché costanti su come stanno i piccoli (anche se magari fanno già le medie), la paura di non fare abbastanza o di sbagliare qualcosa, ma nello stesso tempo ci si ritrova una forza e una capacità di gestione della situazione che mai si sarebbe pensato di avere e allora si scoprono piccoli trucchi e stratagemmi per gestire al meglio le piccole grandi difficoltà quotidiane, anche quelle riguardanti la salute. Grazie a questa meravigliosa e travolgente esperienza della maternità (che auguro a chiunque), sono riuscita a comprendere meglio le esigenze dei genitori dei miei piccoli pazienti, a immedesimarmi empaticamente ogni volta che mi viene esposto un problema e fornire consigli pratici che non si leggono sui libri di medicina.

Tra una gravidanza e l’altra ho proseguito l’attività di Pediatra attraverso incarichi e sostituzioni sul territorio, in attesa di poter dare una reale continuità nell’assistenza pediatrica. Alla fine di ogni incarico ero sempre molto dispiaciuta di “lasciare” i bambini e le famiglie che avevo seguito anche se per poco tempo. Ecco perché ora sono davvero molto felice di avere raggiunto la posizione di Pediatra di Libera Scelta titolare con un ambulatorio finalmente stabile e con piccoli grandi pazienti da conoscere e poter seguire dalla nascita fino all’adolescenza. Mi auguro di farlo nel migliore dei modi!

Torna all'indice

Esperienze e curriculum

Scarica il Curriculum completo

Torna all'indice

Ideologia

La mia VISION, cioè il mio obiettivo finale, è quello di far crescere i bambini che seguo nel modo più sano e consapevole possibile.

Il bambino deve poter crescere in salute, intesa come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità” (vedi definizione di salute dell’OMS). La famiglia, anche se il bambino ha patologie croniche o problemi acuti, deve poter avere tutti gli strumenti e le conoscenze per affrontare tutto nel migliore dei modi, e tutti insieme devono raggiungere la migliore qualità di vita possibile.

Una famiglia consapevole sa riconoscere i segnali di benessere e malessere del bambino e capisce quando è in grado di gestire il problema in autonomia o quando invece è necessario richiedere l’intervento/supporto del Pediatra.

Il modo in cui intendo perseguire questo obiettivo, cioè la mia MISSION consiste nel favorire la conoscenza di corretti stili di vita e di prevenzione di malattie e infortuni, aiutare i genitori a diventare più consapevoli delle problematiche che si possono incontrare durante la crescita del bambino e insegnar loro a gestire anche in autonomia i principali problemi di salute. Tutto questo, pertanto, può realizzarsi solo con il contributo della famiglia del bambino stesso.

Il genitore, a mio parere, deve diventare più istruito e responsabilizzato, ma nello stesso tempo deve avere come supporto, controllo e guida il Pediatra di Famiglia che rappresenta il punto di riferimento base per ogni aspetto concernente la salute dei bambini. Il lavoro del Pediatra di Famiglia deve quindi avere delle competenze mediche professionali, ma anche la capacità di relazionarsi con le persone che afferiscono all’ambulatorio.

Per quanto riguarda le competenze professionali, oltre all’istruzione ricevuta durante l’Università di Medicina, la Scuola di Specialità e le esperienze formative di quel periodo, cerco costantemente di mantenermi aggiornata partecipando a corsi, convegni, congressi e tramite la lettura di riviste scientifiche, ma nello stesso tempo imparo anche molto durante la pratica quotidiana in ambulatorio. Ritengo che non si possa sapere tutto di tutto, c’è sempre qualcosa da imparare, pertanto, quando si rendono necessari approfondimenti o ci sono incognite critiche è necessario affidarsi a specialisti o chiedere un confronto a colleghi. Fortunatamente, avendo nella stessa sede dell’ambulatorio anche altre due Pediatre, lo scambio di opinioni diventa semplice e immediato.

Nel rapporto con le persone penso siano fondamentali due aspetti: il rispetto e la comunicazione. Il Pediatra deve relazionarsi con due categorie di persone: il bambino e l’adulto (i genitori o più appropriatamente, gli adulti che compongono la famiglia del bambino). Durante la visita cerco di dare spazio a entrambe le figure: cerco sempre di instaurare un rapporto di complicità e gioco con il bambino, rapportandomi in modo diverso anche a seconda dell’età, in modo che possa sentirsi a proprio agio, accolto in un ambiente familiare, non stressante, e in modo che si senta libero di esprimersi nelle sue esigenze. D’altra parte, lascio spazio a domande e dubbi dei genitori, cercando di rispondere per quanto possibile ad ogni loro quesito, e fornisco sempre spiegazioni sul ragionamento che mi ha portato a optare per una scelta terapeutica o per eventuali accertamenti, in modo che siano maggiormente consapevoli e quindi più coinvolti e responsabilizzati.

Nella valutazione clinica di un bambino è molto importante per me non solo l’esame obiettivo, ma quello che il bambino riferisce riguardo al suo malessere o che dimostra con l’atteggiamento (nel caso di bimbi più piccoli che non parlano). Tengo molto in considerazione anche l’impressione che ha il genitore, in quanto è la persona che conosce meglio il bambino e trascorre più tempo con lui. Pertanto, il dialogo risulta fondamentale, oltreché di aiuto, nel capire fino in fondo la situazione. Inoltre, tendo a non indicare sempre la soluzione definitiva al problema, in quanto spesso le condizioni cliniche possono cambiare nel tempo, e quello che vede il pediatra in ambulatorio è solo una “fotografia istantanea”, non l’”intero film” di cui purtroppo non possiamo prevedere con certezza il seguito. Ritengo essere molto più utile spiegare la situazione, fornire consigli e indicazioni affinché il genitore sia in grado di utilizzarli per affrontare eventuali cambiamenti delle condizioni di salute del bambino, il tutto il più possibile in autonomia.

Questo approccio non rigido con coinvolgimento della famiglia nella cura del bambino secondo me è utile anche nell’ambito della sua crescita: ogni bambino è un individuo unico con caratteristiche individuali, e quindi si possono certo fornire indicazioni e consigli in base all’età e al problema, ma devono essere applicati in modo flessibile adeguandoli alle circostanze e al bambino. Regole troppo rigide possono essere controproducenti, poiché causano inutili preoccupazioni nei genitori e interventi nei confronti del bambino troppo stressanti per lui. Spetta per lo più ai genitori il compito di ascoltare il bambino nelle sue esigenze adattandosi a lui nelle sue diverse fasi di crescita.

Io, come vostra Pediatra, sono qui per dedicarvi la mia esperienza di medico e di mamma e per aiutarvi e supportarvi in questo bellissimo ma difficilissimo compito!

Torna all'indice